Il Tar Lazio ha sospeso oggi l'eradicazione di alcuni ulivi giudicati "infetti". Una <strong>vittoria provvisoria per 21 agricoltori</strong> di (Torchiarolo), proprietari di alcuni campi: gli alberi sono salvi almeno fino al 4 novembre.
Intanto, <strong>oggi grande protesta alla Regione Puglia</strong>, a Bari, dove il Consiglio regionale ha incontrato una delegazione dei comitati, dei cittadini e dei contadini per la difesa degli ulivi. Michele Emiliano, che poco dopo il suo insediamento come presidente della Regione aveva detto di essere pronto a scatenare l’inferno per difendere gli ulivi, oggi è di tutt’altro avviso. Secondo l’ex sindaco di Bari gli ulivi della provincia di Lecce sarebbero tutti morti, mentre quelli infetti riscontrati fuori dalla zona infetta moriranno sicuramente. Per Emiliano il Piano Silletti deve andare avanti. Per il Tar no... Dopo l'incontro in Regione la protesta si è estesa <strong>in strada</strong>: i manifestanti hanno bloccato per alcune ore la statale Lecce-Brindisi.
La mobiltazione del popolo degli ulivi non si ferma. A sostenerla ora c'è anche il <strong>Comitato No Tap</strong> che ha denunciato la strana coincidenza tra i territori che verranno attraversati dai possibili tracciati del metanodotto Snam (che dovrebbe collegare il Tap di Melendugno allo snodo di Mesagne), e quelli in cui sono stati rinvenuti i maggiori focolai di xylella e sui quali sono previsti gli abbattimenti più massicci (Veglie, Trepuzzi, Oria e Torchiarolo).
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